QUATTRO PASSI DENTRO IL MONDO ARTISTICO DI UNA GIOVANE ROMANA MOLTO APPREZZATA ANCHE (E SOPRATTUTTO) ALL’ESTERO
di Beatrice Crescentini
A Roma, in via Brunetti 39, a pochi minuti dal centralissimo Piazzale Flaminio, ha da poco aperto una piccola galleria che, senza nulla togliere alle grandi produzioni artistiche che si respirano passeggiando per le strade e le piazze della Città Eterna, offre una fresca ventata di novità sia per l’estimatore, che per il profano. Stiamo parlando del “Blue Grace”, il piccolo regno di Giulia Iosco, giovane romana piena di talento, che sta conquistando passo dopo passo il palcoscenico nazionale ed internazionale.
Questa non vuole essere una recensione degna dei libri di storia dell’arte, ma vuole essere uno spunto per sentirci, una volta tanto, orgogliosi del lavoro e del talento della nuova generazione di artisti nostrani. Perché se è vero che quasi sempre guardiamo a ciò che succede oltreconfine per avere esempi di come dovrebbero essere fatte le cose, è altrettanto vero che una volta tanto possiamo vantarci, senza ombra di dubbio, di ciò che succede per la prima volta in casa nostra.
Proviamo a fare insieme, allora, quattro passi all’interno della galleria “Blue Grace”, lasciando che tacciano le parole superflue e che parlino i quadri, le sculture e i gioielli di Giulia Iosco.
BLUE GRACE: UN GIRO PER LA GALLERIA
Trovare il “Blue Grace” a Roma è un po’ come cercare di raggiungere lo storico negozio “Tiffany” di New York, sotto Natale. Non perché sia complicato arrivarci (si raggiunge benissimo grazie alla Metropolitana Linea A), ma perché tra tanti nomi altisonanti lì intorno, luci, cartelloni pubblicitari e il caos di turisti che affolla Roma in ogni stagione, quasi non si fa caso al piccolo studio. Meglio, così si può apprezzare con più tranquillità l’arte di Giulia Iosco.
Il piccolo fondo ha pareti bianchissime sulle quali esplodono, come se fossero bombe di colore, alcuni quadri singoli e multipannelli in grado di rappresentare la produzione pittorica d’avanguardia dell’artista romana. Anche se quasi tutti si innamorano a prima vista del dolce sguardo di una bimba in abiti etnici, aspettate di posare lo sguardo sul “Blue Mother”! Il grande quadro, che campeggia sulla parete di fondo dello studio e a cui spetta l’onere/onore di aver ispirato il nome della galleria, è l’opera pittorica in cui si esprime al meglio l’arte della Iosco: ad uno sguardo poco attento può sembrare un “classico” quadro astratto, ma se lo osservate con attenzione vi sembrerà ben presto di ascoltare l’infrangersi delle onde caraibiche su una qualche spiaggia paradisiaca.
Ma il “Blue Grace” non racchiude solo produzione pittorica, perché l’artista, formatasi presso l’Accademia di Costume e Moda di Roma e dividendosi tra lo studio e alcune importanti aziende del settore luxury, espone anche alcune sue opere legate proprio a questo mondo: un abito, scarpe e borse di design, ma soprattutto gioielli. Dal disegno alla lavorazione, ogni ciondolo, anello o bracciale è del tutto originale e frutto della sperimentazione di Giulia Iosco con la cera persa e soprattutto con la tecnica dello smalto a fuoco. Ne è un esempio l’eccezionale ciondolo “Blue Tarantula” (non temete: anche le aracnofobe non vedranno l’ora di indossarlo!), che sarà esposto al Castello Sforzesco di Milano dal 18 febbraio fino al prossimo 20 aprile.
Se vi abbiamo incuriosito e volete visitare questa piccola oasi artistica, allora non resta che prendere appuntamento e recarvi in via Brunetti 39 (Metro A fermata Flaminio) a partire dalle 18.30 dal lunedì al venerdì e tutto il giorno, sempre previo appuntamento, durante i fine settimana.
Per contattare l’artista:
Sito web: https://giulia-giuliaiosco.blogspot.com
Facebook e Instagram: Giulia Iosco
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