IL CAPOLAVORO DEDICATO ALLA VITA DI JUDY GARLAND
di Valerio Brandi
Questo mese, naturalmente, sarà ancora nei migliori cinema italiani “Judy”, dato che il film con protagonista Renée Zellweger, presentato nel nostro Paese lo scorso ottobre, alla 14ª edizione della Festa del Cinema di Roma, è stato distribuito, dalla Notorious Pictures, a partire dal 30 gennaio.
Opera seconda di Rupert Goold, ci voleva dunque un regista dal cognome che ricordasse un po’ l’oro a raccontare la storia di una delle più lucenti stelle del cinema mondiale.
Judy Garland, pseudonimo di Frances Ethel Gumm, è ancor oggi la dolcissima Dorothy del “Mago di Oz” del 1939, un ruolo che le ha regalato tanta fama e un’iniziale prosperità, ma anche molta sofferenza.
La vita di un bambino prodigio è tutt’altro che rose e fiori, e da quel che sappiamo, quando arriva il successo, sono pochi coloro che riescono a raggiungere la tarda età in serenità, come successe invece a due colleghi della sua generazione, Shirley Temple e Mickey Rooney.
Judy ha subito troppe pressioni e forse anche molestie sul sentiero dorato per Oz, e tutto ciò sembra esserle stato fatale, non solo per la carriera, ma anche per la vita sentimentale, appesantita da cinque matrimoni mal riusciti. “Judy” di Goold è dunque un film biografico, che ricorda molto il recente “Stanlio & Ollio” di Jon S. Baird, un’inquadratura dettagliata sull’ultima parte della carriera dell’attrice (che casualmente, al pari del duo comico, si è svolta proprio nel Regno Unito), senza dimenticare diversi flash-back, non solo sul set de “Il Mago di Oz”, ma anche con alcuni protagonisti dell’Hollywood di una volta.
Così ecco ritrovarci di fronte la piccola Dorothy, Mickey Rooney, la “strega” Margaret Hamilton, il produttore Louis B. Mayer, e naturalmente le figlie dell’attrice, Liza Minelli e Lorna Luft.
Un’ opera dunque non solo storicamente interessante, ma anche decisamente commovente. Per l’empatia nei confronti della sofferenza della povera stella cadente e per il suo pubblico, che nonostante i problemi dell’attrice, l’ha amata fino alla fine. Judy Garland ha ricambiato più che ha potuto questo amore, non solo con i suoi spettacoli, ma anche relazionandosi con loro: significativa la scelta dell’incontro con una coppia omosessuale di Londra. Per chi non lo sapesse, l’attrice era davvero un’icona gay, e quella scena rappresenta tutta la sua bontà nei confronti delle ingiustizie verso la comunità LGBT, che in quel periodo storico in Inghilterra era perseguitata a norma di legge. Scontato, ma doveroso, concludere che sarà difficile per voi non piangere nel finale, scontato anche quello, ma ugualmente meraviglioso, sulle note e parole di “Somewhere over the rainbow”…
GLI ALTRI FILM DI FEBBRAIO
BIRDS OF PREY
Conosciuto anche come “Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn”, è il nuovo film targato DC Comics, che dopo “Justice League”, prova a rilanciare la propria immagine puntando proprio su questo lavoro cinematografico: il primo titolo di punta del mese di febbraio 2020, nelle sale dal 6 febbraio, con protagonista Margot Robbie, attrice, tra l’altro, sempre più amata dal pubblico, che interpreta la storica fidanzata di Joker in questa nuova avventura.
SONIC – IL FILM
Altro film attesissimo, per quello che è successo in produzione più che altro. I fan del celebre videogioco non avevano apprezzato l’aspetto grafico del protagonista, così i produttori hanno deciso di ricrearlo. Ed ecco che il nuovo Sonic sarà sotto gli occhi di tutti a partire dal 13 febbraio: un lungometraggio da vedere, non soltanto per gli appassionati del franchising, ma anche per la presenza di un attore formidabile come Jim Carrey.
LUPIN III – THE FIRST
Il ladro gentiluomo Lupin, per decenni eroe sui nostri televisori grazie all’animazione tradizionale, per la prima volta ci apparirà completamente in CGI. Un po’ di paura, nostalgia del passato, ma anche tanta curiosità per gli appassionati del personaggio, che sicuramente potranno contare, dal 27 febbraio in poi, sulle voci italiane di Stefano Onofri (Lupin III), Joy Saltarelli (Fujiko), Alessandro D’Errico (Jigen), Antonio Palumbo (Goemon), e Rodolfo Bianchi (Zenigata).
IL RICHIAMO DELLA FORESTA
È uno dei romanzi d’avventura più amati di sempre, e abbiamo “un certo” Harrison Ford, doppiato da Michele Gammino. Tre elementi che bastano per andarlo a vedere con tutta la famiglia, a partire da giovedì 20 febbraio.
BAD BOYS FOR LIFE
Va bene, siamo tutti d’accordo che troppi sequel e remake non fanno bene al cinema… Però in casi come questi, come non si fa ad essere contenti, o perlomeno curiosi? I personaggi Mike Lowrey e Marcus Barnett di Will Smith e Martin Lawrence ci hanno regalato due film cult diversi anni fa, quindi, se non c’è due senza tre… Appuntamento al prossimo 20 febbraio per scoprirlo!
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