BREVI GITE PER EVITARE TRENO E AEREO
di Beatrice Crescentini
Per quanto non si possa dire che l’inverno appena passato sia stato un “vero” inverno, almeno per Roma, è innegabile che la primavera abbia deciso di anticipare i tempi. Le giornate, sempre più assolate, si stanno allungando maggiormente, mentre fioriscono già le mimose, gli alberi da frutto e gli odorosi arbusti della macchia mediterranea. Ecco allora che abbiamo preparato per voi una lista di cinque destinazioni (più una) a poca distanza da Roma, assolutamente non impegnative, da visitare con il partner, con i bambini e magari anche con qualche amico. Così, giusto per sfruttare già da ora questa aria di primavera, senza aver paura di dover prendere mezzi di trasporto comuni, visto il periodo di allerta sanitaria…
Bomarzo: Parco dei Mostri
A poco più di un’ora di viaggio da Roma e ad appena 18 km dalla città di Viterbo, sorge un piccolissimo comune di neanche duemila persone, le cui origini si perdono nel mito. Ma quello che ci interessa in questa sede è un vero e proprio unicum: nella residenza del Principe Pier Francesco “Vicino” Orsini, chiamata Villa delle Meraviglie, opera di tale Pirro Ligorio (colui che raccolse l’eredità di Michelangelo in San Pietro alla morte del grande artista) sorge un boschetto, conosciuto con il nome di Bosco Sacro o Parco dei Mostri, nel quale grandi blocchi di peperino tipici della zona vennero scolpiti con soggetti mitologici, fantastici o esotici, del tutto privi tra loro di qualsiasi rapporto (che sia prospettico o tematico)… Un fantastico mondo, tutto da visitare!
Bagnoregio: “la città che muore”
Nominato di diritto tra i borghi più belli di tutta Italia, Civita di Bagnoregio sorge su uno sperone di tufo, sottoposto non solo all’azione degli agenti atmosferici, ma anche all’azione di due torrenti che costantemente ne erodono la base. Ecco allora spiegato il soprannome di “città che muore”: già da tempo, infatti, numerose frane hanno ridotto sensibilmente l’estensione dell’insediamento urbano, tanto che oggi è rimasta solo una unica via di accesso al paese, intorno ad esso… il nulla.
Castel di Tora: Antuni o Castrum Antoni
Nel reatino, affacciato sul lago artificiale del Turano e arroccato sull’omonimo monte, sorge un villaggio fantasma che gode forse di una tra le viste più spettacolari di tutta la regione: stiamo parlando del borgo medievale di Antuni (o Castrum Antoni). Le prime tracce storiche risalgono al XI-XII secolo d.C. e, anche se non fu mai interessato da particolari vicende, il borgo visse placidamente fino alla II guerra mondiale quando il pilota di un caccia, per un errore di mira, sganciò le sue bombe sull’abitato. Da visitare ciò che è rimasto del villaggio…
Tivoli: Villa Adriana, Villa d’Este
Ad appena 30 km da Roma, placidamente appoggiata sui monti Tiburtini, la città di Tivoli si affaccia sulla campagna romana, come se fosse su un balcone. È qui che il grande imperatore Adriano, nel II secolo d.C., decise di costruirsi una magnificente villa di oltre 120 ettari (di cui appena 40 sono oggi visitabili), capace ancora ai nostri giorni di lasciare a bocca aperta qualsiasi visitatore. A poca distanza il cardinale Ippolito II d’Este, con l’aiuto del già citato Pirro Ligorio (lo stesso del Parco dei Mostri di Bomarzo), volle creare una corte talmente magnifica, soprattutto per i suoi giardini, da rivaleggiare con i fasti di Villa Adriana e delle principali residenze europee. Due ville mozzafiato, da non perdere!
Gaeta: Montagna Spaccata, Santuario della SS. Trinità, Grotta del Turco
Cosa accomuna l’isola greca di Paxos e la città di Gaeta? Nella prima località una voce proclamò la fine del paganesimo con la morte del dio Pan, nella seconda alla morte di Cristo la montagna su cui sorge ancora oggi il Santuario della SS. Trinità si crepò e la spaccatura che conduce fino al mare è visitabile ancora oggi. Ma le particolarità di questo luogo non finiscono qua: l’impronta di una mano miscredente (conosciuta come la Mano del Turco) impressa nella roccia, invita a non prendere alla leggera la religiosità del luogo, anche se le grotte poco distanti venivano un tempo utilizzate come rifugio dai pirati…
Antica Monterano
Se non temete i fantasmi e volete avventurarvi sulle tracce del set del Marchese del Grillo (qui vi girarono le scene dell’incontro tra il marchese Onofrio del Grillo, il soldato francese e Don Bastiano), non potete non visitare il borgo abbandonato da oltre tre secoli di Antica Monterano, ad appena un’ora di viaggio da Roma! Sapete che l’albero di fico dove il religioso reietto impiccava i suoi nemici si trova ancora al suo posto? Inoltre per chi è appassionato di geologia, ai piedi della cittadina abbandonata si possono osservare dei piccoli “geyser” naturali della Caldara di Manziana, veramente suggestivi!
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