LA LIGURIA DA VISITARE

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UNA TERRA SOSPESA TRA ALTE MONTAGNE A PICCO SUL MARE . . .

di Beatrice Crescentini

Chiudete gli occhi, per favore. Fatto? Adesso liberate la mente, cercate di non pensare a nulla. Vi dirò solo una parola, un nome per l’esattezza: Liguria. Ora aprite gli occhi e ditemi: cosa avete visto?

La seconda tappa del nostro viaggio alla riscoperta dell’Italia, dopo la Toscana, prosegue verso nord, in una regione dove l’ingegno dell’uomo ha saputo integrarsi alla perfezione in un ambiente naturale non proprio semplice, dando vita a un sottile equilibrio, che è forse la caratteristica principale della Liguria e dei liguri.

Tornando alla domanda precedente: che immagine si è formata nella vostra mente? Forse le alte montagne a strapiombo sul mare? Forse gli odorosi fiori della riviera sanremese, o il profumo della tipica focaccia alta, soffice e gocciolante di olio d’oliva? Oppure siete di quelli che, con un occhio alla storia, associano la Liguria a quel gran navigatore che fu Colombo?

Noi di Top-One vogliamo darvi sempre qualcosa di speciale, quindi: pronti a partire?

– ACQUARIO DI GENOVA –

Genova: il Galeone, l’Acquario, la Città dei Bambini
Alzi la mano chi di noi non vorrebbe tornare bambino almeno per un momento! Ecco allora che il capoluogo della regione diventa meta ideale, sia per i grandi accompagnati dai più piccoli, che viceversa. Basta fare una passeggiata per il porto antico per imbattersi in un vero galeone dei pirati, il Neptune, perfettamente in grado di navigare (ma, shhh, non spargete la voce che si tratta in realtà di un set cinematografico!), e nel meraviglioso acquario, famoso per essere il più grande d’Europa. Non pensate che sia finita qua! Perché non visitare un’intera città dove gli adulti entrano solo se accompagnati dai bambini?!?

– TRIORA –

Triora (IM): la Salem d’Italia
Quasi al confine con la Francia, esiste una piccola comunità (tra le 200 e le 400 anime), incastonata tra le pendici della Valle Argentina, che racchiude un tremendo segreto risalente a circa cinque secoli fa. Erano i tempi oscuri della caccia alle streghe, più precisamente nell’Anno Domini 1587, quando alcune donne vennero accusate di stregoneria e infanticidio. In breve tempo, in un clima di profondo terrore, vennero imprigionate circa trenta donne e alcune di loro non sopravvissero alle torture. Per due anni nessuno fu in grado, o ebbe la voglia, di interrompere quella follia…

– GROTTE DEI BALZI ROSSI (VENTIMIGLIA) –

Ventimiglia (IM): le Grotte dei Balzi Rossi
A Ventimiglia, in località Grimaldi, una falesia di calcare dolomitico alta 100 m e bagnata dal mare ha rappresentato per anni un vero e proprio mistero per gli studiosi di preistoria: le grotte di questa spiaggia (denominata “Balzi Rossi” per via del tipico colore delle rocce), hanno reso numerose testimonianze dell’uomo di Cro-Magnon e un vero e proprio unicum, rappresentato dai resti di quest’uomo preistorico in cui compaiono alcuni tratti tipici delle etnie africane. I famosi “anelli mancanti”? No, un semplice falso ben architettato…

– PONTE DI ZAN (VOBBIA) –

Vobbia (GE): il Ponte di Zan
Povero diavolo, non gliene va mai bene una! Vi ricordate del Ponte della Maddalena a Borgo a Mozzano (LU) di cui abbiamo parlato nello scorso numero? Ebbene, altro ponte, altro paese, altra richiesta di aiuto, stesso esito! Questa volta tale Zan, o Giovanni che dir si voglia, sacrificò l’anima del proprio cane per ingannare il diavolo, che puntualmente cadde nel tranello. Ansioso di vendicarsi di Zan (o forse stanco di essere circuito dall’uomo), Lucifero decise di attendere il momento propizio per agire…

– LERICI, I MENHIR –

Lerici (SP): i Menhir e la farfalla di luce
Appena pochi anni fa è stato scoperto un antichissimo luogo sacro tra le pendici del monte Caprione, dove è visibile, nel periodo del solstizio d’estate, una leggera e impalpabile farfalla fatta di luce. La disposizione delle rocce, infatti, in un determinato momento della giornata, fa confluire su un alto menhir la luce solare, rendendo l’immagine proprio di questo leggiadro animale. Nulla si sa di chi abbia costruito questo sito, nulla si sa del perché, ma è innegabile la sensazione di sacro che pervade l’evento…


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