IL RE DELLA MOVIDA
di Michela Flammini
Sergio Mauri, classe 1982 è uno dei DJ italiani più famosi al mondo: ha suonato nei locali più in voga del Paese: dalla Baia Imperiale di Rimini all’Hollywood di Milano, ma anche nei club internazionali di Spagna, Egitto, Russia, Francia, Olanda e molti altri… Collaborando con miti del settore (come Calvin Harris o Steve Aoki) e aprendo i concerti di Vasco Rossi.
Non è solo un DJ, ma è anche un Producer Musicale e un Produttore, con la sua etichetta Spire Recordings, con la quale da spazio anche ai giovani artisti del settore.
Prima del suo tour estivo lo abbiamo intervistato per voi, ripercorrendo un po’ con lui le fasi salienti del suo percorso, ecco cosa ci ha raccontato:
Come hai iniziato la tua carriera di DJ e poi di DJ Producer?
Ho iniziato ad avvicinarmi amatorialmente alla musica “Dance” intorno al 1993 (quando frequentavo la prima media): sono sempre stato appassionato di musica in generale, ho studiato anche pianoforte per 4 anni da bambino, ascoltavo sempre i dischi classici anni ’60 italiani dei miei genitori… Poi è nata la passione per la Dance grazie ad un mio amico che ascoltava le musicassette, Radio DJ con Albertino (ai tempi d’oro) e mi sono anche io appassionato come tutti gli adolescenti, fino a che nel 1995 mi sono fatto regalare per Natale il mixer e il giradischi.
Nel frattempo erano nate le “domeniche pomeriggio giovani”, dove si andava in discoteca e, mentre i miei coetanei pensavano alle ragazze, io invece guardavo il DJ che suonava dietro la consolle, poi a casa, da bravo autodidatta, mettevo in pratica ciò che avevo visto. Questo è andato avanti per mesi, finché un bel giorno il DJ, che era Walter Fargetta (il cugino di Mario), con cui ero entrato un po’ in confidenza, mi ha fatto provare a mettere due dischi, gli sono piaciuto…. Poi i due sono diventati quattro, otto, sedici…fino a fare una mia intera ora finale in discoteca. Tutto questo accadeva nel 1999, quando avevo 17 anni.
Come se arrivato a suonare poi in tutta Italia?
Poco a poco, un po’ per le mie conoscenze, (il padre di una mia ex ragazza organizzava eventi a Bergamo), ho iniziato a suonare nei vari locali, anche il sabato sera (iniziavo ad essere automunito), poi ovviamente il cerchio si è allargato: una conoscenza tira l’altra e ho iniziato a suonare in tutta la Lombardia (Brescia, Cremona, Milano…), poi in Piemonte, Veneto, Lazio, Campania…
Quando hai iniziato a produrre?
Le produzioni sono arrivate nel 2009 (avevo 27 anni): il mio primo disco “I Gotta Feel It “ mi ha permesso di essere conosciuto in tutta Italia, perché è arrivato primo su Radio Studio Più, poi è stato passato su Radio Ibiza in Campania, su Disco Radio… e in quel momento sono iniziate ad arrivare una valanga di richieste su Facebook. Ricordo che non facevo in tempo ad aprirlo che mi scrivevano “sei libero questo sabato….?” Quindi ho iniziato a girare tanto a livello nazionale e poi anche internazionale: Palma di Maiorca, Mosca, India, Olanda, Sharm el-Sheikh…
Poi nel 2013 è scoppiata la moda EDM e mi sono rivisto in quel filone musicale che consiste nell’attualizzazione della Progressive anni ’90, che sentivo proprio mia (perché ne conoscevo tutte le canzoni e le sonorità), quindi l’ho intrapreso e nel 2014 sono uscito con “Camelot” che ha avuto molto successo in Francia (arrivato 7’ nelle classifiche), è stato passato su “Fun Radio” (una Radio importante francese), ed è arrivato 3’ in Belgio (patria del Tomorrowland); ho fatto anche un tour in Francia che mi ha dato tante soddisfazioni, perché mi hanno accolto come una star, per cui è stato davvero bellissimo.
Hai aperto anche i concerti di Vasco Rossi…
Si, ho aperto una serie di concerti di Vasco Rossi: a Bologna davanti a 45.000 persone (2013), a Milano davanti a 80.000 persone (2014), a Roma davanti a 60.000 (2014)… E’ stato bellissimo, una grande emozione che ci fossero anche dei fan per me lì, oltre che per Vasco!
Tra l’altro hai avuto la fortuna di suonare anche con importanti DJ di fama mondiale…
Si, ho avuto l’onore di suonare con artisti del calibro di Calvin Harris, Steve Aoki, Don Diablo, Timmy Trumpet, W&W, JuicyM, StadiumX per citarne alcuni, inoltre sono stato supportato anche da Dimitri Vegas & Like Mike (i DJ Resident del Tomorrowland), da Hardwell, Tiesto, W&W e tantissimi altri che hanno creduto in me e nella mia musica.
Come mai hai aperto la tua etichetta “Spire Recordings”?
Perché avevo sempre più richiesta da parte di giovani talenti, che mi inviavano le loro demo, chiedendomi dove secondo me fosse meglio farle uscire e io nel contempo avevo tanto materiale musicale mio accumulato nell’hard disk, a cui non riuscivo a dare il giusto spazio, perché le etichette hanno i loro tempi, allora ho pensato di aprire la mia etichetta, che mi sembrava una giusta estensione del mio lavoro. Quindi ho fatto uscire sia mie tracce, che di altri artisti, supportandoli anche nella distribuzione.
Amo scegliere magari quelle canzoni che le grandi etichette non prenderebbero in considerazione, e che invece hanno del potenziale e meritano, le lavoro (essendo esperto del settore) e posso anche testarle direttamente durante le serate (cosa che le grandi etichette non hanno l’opportunità di fare), così da dare a quei brani il giusto spazio, che meritano, nel mondo discografico.
E’ un momento duro per la promozione delle canzoni… tra social, marketing ecc.
Si, ad oggi le grande etichette guardano molto più al numero dei follower del profilo social e alle skill dell’artista, piuttosto che alla musica, inquanto musica. Purtroppo conta di più un Tik-Tok che produrre una bella canzone…! Se hai un team dietro è fattibile, se sei da solo è dura star dietro a tutto!
Quando componi una nuova canzone, come procedi?
Io mi immedesimo nelle persone e in ciò che desiderano: come uno chef, metto in questa sorta di “ricetta” i miei ingredienti, a mio gusto e a mio piacimento, pensando poi di dover servire questo piatto, che verrà gustato dalle persone. Da una parte si “faccio la pasta alla carbonara” che di solito piace, ma la faccio come piace a Sergio Mauri… Per cui non ci si può mettere troppo del proprio (perché magari non piace) e non voglio neanche io metterci troppo del “popolare” perché altrimenti si rischia di cadere nella banalità…
Beh la tua musica è sempre riconoscibile, anche se spazi in vari generi…
Si, diciamo che la mia carta d’identità è la melodia, non “cluster”, “rumori”, anche in Camelot, che ha una serie di sonorità sovrapposte, si ritrova sempre la melodia, che sa un po’ di ancestrale e di medievale…
Molto ricercata tra l’altro “Camelot”…
Eppure l’ho fatta in 8 giorni, mentre invece di solito per realizzare una canzone ci vuole 1 mese-1 mese e mezzo, nonostante ci sia anche la parte cantata, che di solito porta via molto tempo…
Nasce prima la melodia o la base?
Non c’è una regola precisa, ad esempio in “Talk to me” ad esempio è nato prima il piano-voce: un mio amico mi ha dato un’idea e poi ci ho costruito sopra l’arrangiamento; invece in “Gotta Feel it” è accaduto l’esatto opposto, prima ho costruito l’arrangiamento e poi ho chiamato la cantante e le ho chiesto di cantarci sopra qualcosa. Vado molto a flusso di coscienza, ad ispirazione…
Ad esempio l’altro ieri guardavo il tramonto, mi è venuta un’ispirazione e ho iniziato a buttare giù qualcosa….
Tra l’altro sappiamo che stai lavorando ad un nuovo pezzo…cosa ci puoi dire?
E’ in collaborazione con il mio caro amico e collega Alex Nocera, è un follow up di “Hocus Pocus” che è uscito a febbraio… è un cantato, ma con un arrangiamento moderno, così è friendly anche per le radio, ma l’arrangiamento è un po’ elettronico, per strizzare l’occhio anche a quel filone…
Una sorta di “carbonara” come piace ai clienti, ma anche allo chef (tornando al discorso che facevamo prima)…
Ok tienici aggiornati su entrambi i brani!
Si certo… Questo nuovo pezzo forse lo chiamerò “Sunset”, ma vedremo…
Che ci dici invece di questa estate? Come sarà la tua estate?
Sarà una bella estate di ripartenza finalmente, perché dopo 2 anni abbiamo voglia di ricominciare… Io personalmente sono entusiasta, perché ho tante date: sarò a Rimini all’Altro Mondo Studios, sarò a Riccione alla Villa delle Rose, Sicilia, Sardegna, Capri, Bolzano, Brescia, Majorca con 2 date…
Ovviamente vi aspetto…!
Certo saremo in prima fila, anche con i lettori di Top-One!
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