Gli Spiriti dell’isola

In uscita domani in tutti i migliori Cinema

di Valerio Brandi

Nel 1923 infuria la guerra civile Irlandese, ma gli abitanti dell’isola di Inisherin sembrano non preoccuparsi più di tanto, perché i rumori dei cannoni sono molto lontani. Tutti continuano a vivere la loro monotona vita, finché un fatto in apparenza banale sconvolge la piccola comunità: Colm Doherty (Brendan Gleeson) non vuole più rivolgere la parola al suo migliore amico Pádraic Súilleabháin (Colin Farrell). Ma non perché hanno litigato, semplicemente a Colm Pádraic non va più a genio, e invece di perdere tempo con una persona noiosa come lui preferisce dedicarsi totalmente alla composizione di nuove musiche con il violino.
Pádraic non ci sta, ma Colm è testardo quanto lui: scoppierà una sorta di guerra civile tra di loro, con conseguenze decisamente particolari.

Per come comincia Gli spiriti dell’isola, l’intento iniziale del regista Martin McDonagh, che torna a dirigere in contemporanea Gleeson e Farrell quattordici anni dopo In Bruges – La coscienza dell’assassino, sembrava quello di voler raccontare un conflitto leggermente drammatico tra due ex-amici, perché questa tensione è fin da subito alleggerita da una continua dose di battute e momenti comici decisamente particolari ed intelligenti, ma l’atmosfera non ci mette molto ad evolversi in toni sempre più grigi. Ci vengono mostrati i principali problemi che possono succedere in una piccola comunità dell’epoca, come la violenza e la prepotenza incontrollata delle forze dell’ordine, o l’intromissione nelle faccende personali da parte del clero, e quando Colm decide di mettere in pratica il primo avvertimento dato a Pádraic, ecco che la narrazione sulla follia e sulla sventura umana diventano sempre più parte integrande della storia, e quindi le risate diminuiscono sempre di più, lasciando allo spettatore solo qualche sorriso amaro di tanto in tanto.

Del resto il titolo originale è The Banshees of Inisherin, e chi non è appassionato di mitologia gaelica non può certo sapere cosa rappresenta la Banshee, ovvero una figura fantastica che preannunciava sventura, follia se non proprio la morte, una serie di sentimenti e situazioni rappresentati nel film non solo dal conflitto tra Colm e Pádraic (oltre ai tormenti interiori della sorella di quest’ultimo, Siobhán, e dai problemi familiari e sentimentali del giovane Dominic) ma anche dal personaggio dell’anziana signora McCormick (interpretata da Sheila Flitton, attrice quasi novantenne apparsa anche in The Northman di Robert Eggers).

Girato presso le isole irlandesi Achill Island e Inishmore, Gli spiriti dell’isola è un lungometraggio che va visto e applaudito non solo per questa storia originale cupa ed intrigante, con dei personaggi scritti in maniera molto intelligente, ma anche per l’accurata ricostruzione storica: sono stati scelti dei luoghi incontaminati dalla modernità, affinché fosse credibile la rappresentazione dell’Irlanda degli anni 20’, e la stessa cosa si può dire dei costumi, degli oggetti di scena (come un grammofono del 1910) e del cast scelto per l’occasione. Tutti attori irlandesi, e soprattutto con i tratti somatici tipici di quell’epoca, senza forzature inclusive tipiche della Hollywood degli ultimi anni.

Decisamente promossa anche la versione italiana, con i dialoghi e la direzione di Fiamma Izzo, l’assistenza al doppiaggio di Simona Romeo, Massimo Lombardo come fonico di doppiaggio e Alessio Masi come fonico di Mix, la supervisione artistica di Lavinia Fenu, e con le voci di Simone D’Andrea (Pádraic), Rodolfo Bianchi (Colm), Myriam Catania (Siobhán Súilleabháin), Mirko Cannella (Dominic Kearney), Franco Mannella (Peadar Kearney), Luigi Di Fiore (Jonjo Devine), Stefano Santerini (Gerry), Aurora Cancian (signora McCormick) e Davide Perino (giovane studente di musica).

Già vincitore di tre Golden Globes 2023 (Miglior film commedia o musicale, Miglior attore in un film commedia o musicale a Colin Farrell e Migliore sceneggiatura a Martin McDonagh) e candidato a nove Premi Oscar 2023, Gli spiriti dell’isola sarà disponibile in Italia al cinema, grazie alla distribuzione di The Walt Disney Company Italia, a partire da domani.