di Valerio Brandi
In una cittadina nella Prefettura di Miyazaki in Giappone vive Suzume, una ragazza di 17 anni che un giorno, andando a scuola, incontra un misterioso ed affascinante ragazzo un po’ più grande di lei.
Questo universitario è alla ricerca di una porta abbandonata, e non sapendo come meglio indirizzarlo Suzume gli indica la direzione per una città termale abbandonata su in montagna.
Un incontro che lascerà il segno, in tutti i sensi, perché pochi minuti dopo Suzume deciderà di tardare l’ingresso al liceo pur di rivederlo. Ma nella città abbandonata di lui non ci sono tracce, in compenso trova una porta e una roccia che hanno tutta l’aria di essere veramente magiche.
Quello che ha visto è reale o frutto di allucinazioni? Suzume comincia a mettere in dubbio tutto, anche perché poche ore dopo vede salire del fumo rosso dalla montagna, ma nessuno dei suoi compagni di scuola sembra vederlo. Torna dunque alla città abbandonata e ritrova finalmente il ragazzo, e risposte alle sue domande. Quel giovane si chiama Sōta ed è responsabile di chiudere delle porte magiche per ridurre il numero dei terremoti nel mondo. Questi portali sono tanti, sparsi lungo tutto il Giappone, così Suzume e Sōta si mettono insieme alla loro ricerca, anche perché la curiosità della ragazza ha reso la situazione ancor più critica.
Nuovo film per Makoto Shinkai, regista e sceneggiatore di Your Name, lungometraggio Anime del 2016 grande successo di pubblica e di critica, di cui riprende non solo lo stile animato, ma soprattutto la tematica dell’amore tra due giovani, segnato da un qualcosa di sovrannaturale, aggiungendo altri elementi in modo da rendere Suzume una storia decisamente più avvincente rispetto a Your Name.
Suzume non è solo un film sentimentale, ma anche d’azione, soprattutto grazie a Sōta, un combattente estremamente caparbio, perfino quando subisce la più originale e scomoda delle metamorfosi.
Si parla molto anche di famiglia, sia del rapporto con chi è al tuo fianco e naturalmente anche di coloro che purtroppo non ci sono più, e con l’elemento magico tutta questa storia assume un tocco surreale, ma al tempo stesso molto potente e commovente. Se recentemente avete guardato Petite Maman di Céline Sciamma, allora sarà difficile non sentirsi in un piccolo déjà vu.
Suzume è dunque un nuovo lungometraggio Anime in grado di suscitare nello spettatore diverse forti emozioni, e una parte del merito va data anche al doppiaggio italiano.
Diretto da Alessio Maria Bianchi, con i dialoghi di Gian Paolo Gasperi, l’assistenza di Giorgia Brusatori, Saverio Cesarelli come fonico di doppiaggio ed Emanuele Leonini come fonico di Mix, il cast vocale di Suzume è composto da grandi professionisti del calibro di Chiara Fabiano (Suzume), Charlotte Infussi D’Amico (Suzume da bambina), Manuel Meli (Sōta), Francesca Manicone (Tamaki Iwato), Alberto Vannini (Daijin), Edoardo Stoppacciaro (Minoru Okabe) e Lucrezia Marricchi (Tsubame Iwato).
Prodotto da CoMix Wave Films e distribuito da Sony Pictures Italia, Suzume è al cinema già dal 27 aprile 2023.
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