Axel F
di Valerio Brandi
Tre decenni dopo l’ultima avventura Axel Foley (Eddie Murphy) decide di mettere in pausa le sue turbolente attività poliziesche a Detroit per tornare alla soleggiante Beverly Hills.
Anche stavolta non è una visita di piacere ma una missione delicata: Billy Rosewood (Judge Reinhold) è scomparso da giorni durante l’adempimento di una missione, e quindi sono tutti molti preoccupati, non solo Axel ma anche l’altro suo fraterno amico e collega John Taggart (John Ashton), ora divenuto capo della polizia della lussuosa città. Un probabile rapimento che potrebbe nascondere qualcosa di più grande: Axel fin da subito sente puzza di corruzione nella polizia locale, e inoltre il caso sembra collegato a un processo che vede coinvolta sua figlia Jane (Taylour Paige).
Un motivo in più per intervenire, anche perché da tempo il loro rapporto si è incrinato. Riuscirà anche stavolta la volpe Axel a risolvere la situazione?
“A volte ritornano” è un modo di dire che nel mercato audiovisivo odierno ha ben poco senso dato che la maggior parte delle grandi produzioni statunitensi riguarda non solo i seguiti ma anche remake/reboot di celebri franchise, ma per quel che riguarda Axel Foley ha già più senso, perché di un quarto capitolo dedicato alle avventure del piedipiatti di Detroit a Beverly Hills si parlava già nella seconda metà degli anni novanta, quando appunto Hollywood non era ancora inondata dalla moda dei rifacimenti.
Come molti già sanno il terzo capitolo della saga, datato 1994, non è piaciuto non solo a tanti spettatori ma allo stesso Eddie Murphy, che aveva dunque in passato espresso il desiderio di tornare sul personaggio perché non voleva abbandonare la saga in questo modo.
Dichiarazione che stride un po’ con quello che è successo nel 2013, quando venne girato l’episodio pilota di una serie televisiva con protagonista il figlio di Axel Foley (interpretato da Brandon T. Jackson) in cui Eddie Murphy sarebbe dunque tornato nel suo personaggio. L’inizio di una piccola telenovela, perché la CBS poi annunciò che non avrebbe mai mandato in onda l’episodio e proseguito con la produzione dei restanti perché Eddie Murphy non voleva apparire troppo in questo show.
Condizionale d’obbligo perché solo recentemente (dicembre 2022) l’episodio è stato rilasciato su Youtube (scongiurata dunque l’attuale fine di Batgirl e Coyote vs. Acme) ma questa storia incompiuta è rimasta una lavorazione non canonica, perché in Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F, quarto capitolo diretto da Mark Molloy e dal 3 luglio 2024 distribuito in esclusiva su Netflix, non c’è alcuna traccia del personaggio interpretato da Brandon T. Jackson.
In compenso la sceneggiatura ha deciso di seguire la stessa strada della sfortunata serie televisiva, perché tra i protagonisti configura appunto la figlia di Axel.
Una scelta per molti non del tutto azzeccata, sia perché va un po’ in contraddizione con il passato (in una scena si dice che ha 32 anni, quindi dovrebbe essere nata nel 1992, eppure nel terzo capitolo ambientato come già ricordato sopra nel 1994 non c’è alcuna traccia di lei e di sua madre) ma basare parte del lungometraggio sul difficile rapporto tra lei e il padre non solo è un canovaccio un po’ trito e ritrito ma al tempo stesso ricorda troppo un altro grande ritorno di Eddie Murphy, ossia “Il principe cerca figlio” del 2021.
Per il resto Axel F è un buon film che oltre a più che discrete sequenze d’azione è basato soprattutto sulla nostalgia, o meglio, sull’empatia legata alla ripresentazione dei vecchi protagonisti perché il personaggio di Eddie Murphy non è stato l’unico a tornare in azione.
John Ashton, già presente nei primi due film, è riuscito a regalarci quest’ultima, immensa interpretazione, dato che purtroppo è scomparso lo scorso 26 settembre 2024 a settantasei anni per via di un tumore.
Oltre a lui e Judge Reinhold del vecchio cast abbiamo anche Bronson Pinchot nel ruolo di Serge, personaggio che non è stato snaturato nonostante i tempi che corrono, senza dimenticare Paul Reiser nei panni di Jeffrey Friedman, apparso pure lui nei primi due capitoli.
Tra i nuovi elementi nella saga doveroso citare non solo Joseph Gordon-Levitt interprete di detective Bobby Abbott, personaggio secondario che ricorda un po’ il giovane Billy Rosewood, Luis Guzmán nei panni di un personaggio molto caratterizzato come Chalino Valdemoro, e soprattutto Kevin Bacon nel ruolo del Capitano Grant.
La punta di diamante di questa nuova storia, non solo perché parliamo di un vero pezzo da novanta del cinema Hollywoodiano, ma anche perché il suo personaggio ricorda molto Steve Fulbright, antagonista del terzo capitolo interpretato da Stephen McHattie.
Grandi ritorni anche per quel che riguarda il doppiaggio italiano.
Per l’immensa gioia dello spettatore appassionato Massimo Rinaldi, Paolo Buglioni e Marco Guadagno hanno ripreso i loro vecchi personaggi nonostante i 30 anni dall’ultima volta, e stiamo parlando naturalmente di Billy Rosewood, John Taggart e Serge.
Non si può purtroppo dire lo stesso di Axel Foley ma anche di Jeffrey Friedman, perché non solo Tonino Accolla ma anche Gaetano Varcasia sono da tempo scomparsi, sostituiti dunque, e più che degnamente, da Fabrizio Vidale ed Antonio Sanna.
Il resto del cast artistico diretto da Marco Guadagno (curatore anche dei dialoghi) è composto non solo dall’affezionato Marco Mete su Kevin Bacon, ma anche da Giulia Franceschetti (Taylour Paige/Jane), Emiliano Coltorti (Joseph Gordon-Levitt/Bobby Abbott), Roberto Stocchi (Luis Guzmán/Chalino Valdemoro), Daniele Giuliani (Kyle S. More/Mike Woody) e Gabriele Patriarca (Sean Liang/Boghos).
Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F è disponibile su Netflix in tutto il mondo da mercoledì 3 luglio 2024.
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