LE SCUOLE DI BALLO CHIEDONO AIUTO
di Nando Fragasso
L’emergenza sanitaria ha toccato il cuore del Paese, anche dal punto di vista economico e, in attesa che vengano stanziati nuovi fondi per far fronte alla difficoltà di tutti i settori e attività, pubblichiamo di seguito l’appello di Nando Fragasso, insegnante di Balli Caraibici, che parla a nome di colleghi istruttori, ballerini ,coreografi e di un’intera categoria in seria difficoltà…
“Le sentite anche voi? Sono le voci delle scuole di ballo, degli insegnanti, coreografi che chiedono aiuto ai tempi del Coronavirus.
Danzatori e maestri sono senza lavoro, preoccupati per il futuro, ma con gli affitti delle strutture da pagare.
<Come farò?> Questa è la domanda che li perseguita. Si, perché la maggioranza delle scuole di danza pagano gli affitti in locali privati e questo le esclude dal poter accedere al credito d’imposta dell’ultimo decreto. Inoltre i 600 euro dati agli autonomi spesso non bastano a coprire neanche un quarto delle spese.
L’artistico e pulito mondo della danza ha da sempre insegnato ai ragazzi la disciplina, il rispetto, il senso del dovere. In Italia il mondo della danza abbraccia più persone di quello del calcio!
Eppure parliamo di un settore che non è mai stato regolamentato e normato per rispondere alle esigenze di chi vi ruota attorno.
Un settore che permette anche a molte altre persone e strutture di lavorare: Siae, hotel, teatri, commercialisti, imprese di pulizie, fotografi, sarti e tanti altri ancora!
Il pericolo è concreto e imminente.
Le preoccupazioni sono tante, perché per via di vari fattori, tra cui principalmente quello economico, sarà difficile convincere gli allievi, i genitori, a continuare il lavoro iniziato e le entrate future sono un’incognita.
Tutti sperano in una diversa attenzione a questo mondo, parte integrante della nostra società, che unisce divertimento, disciplina e salute.
Un aiuto concreto per impedire che molte di queste realtà spariscano.”
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