Sicuri che vestirvi da Babbo Natale sia la cosa più particolare che vi possa capitare?
di Beatrice Crescentini
Natale è alle porte e bisogna organizzarsi. Tra la lista dei regali, gli addobbi per la casa e il menù delle feste, c’è davvero tanto da dover fare! Ma come festeggiano questo periodo nelle altre parti del pianeta?
Ebbene, dice un popolare proverbio: “Il mondo è bello perché è vario”. Ecco allora una carrellata delle dieci tradizioni natalizie più particolari prese un po’ qua e un po’ là…
Pronti a scoprirle insieme?
- La Spagna e il Caga Tiò
Siete pronti a coccolare come un vero e proprio cucciolo di casa un sorridente ceppo di legno, a riscaldarlo e a dargli da mangiare dall’Immacolata Concezione (8 dicembre) alla mattina di Natale? Certo che sì, risponderebbero i bambini catalani, se poi potremmo essere ricompensati con dolciumi, piccoli giocattoli extra e soldi!
Ebbene, la tradizione del Caga Tiò (letteralmente ceppo defecante) prevede proprio questo: un pezzo di legno, riempito precedentemente con regali ad hoc, un po’ tipo la nostra calza dell’Epifania, viene coccolato per quasi venti giorni per poi essere aperto e rilasciare così i doni per i bambini. - Finlandia, Portogallo e i defunti
Il Natale non è solo gioia, felicità e regali per i piccoli di casa, ma è anche un momento per ricordare i cari che non ci sono più. Almeno questo è quello che pensano sia i Portoghesi che i Finlandesi. I primi, attraverso la tradizione della “consoda”, apparecchiano la tavola con un posto vuoto, proprio per i defunti della famiglia, mentre i secondi trovano il tempo per fare loro un saluto al cimitero. - Ucraina e le ragnatele
Si tramanda che tanto tempo fa viveva in Ucraina una vedova molto povera, che non aveva soldi neanche per addobbare l’albero di Natale per i suoi figli. I piccoli erano talmente tristi che una volta a letto, per non farsi vedere dalla propria mamma, piansero lacrime amare fino ad addormentarsi. Tutta la scena fu vista da alcuni ragnetti che, mossi a compassione, decisero di raccogliere la tristezza dei bambini, di tesserla in splendide ragnatele e addobbare con esse l’albero di Natale. Immaginatevi la sorpresa della famiglia la mattina dopo! Ecco allora che da quel momento in poi gli Ucraini, vuoi come benedizione, come portafortuna o semplicemente per onorare il gesto dei ragnetti della tradizione, addobbano il loro albero con tante ragnatele colorate. - La Germania e la caccia al cetriolo
Sì, avete capito bene: i genitori tedeschi organizzano una caccia al tesoro, nascondendo dentro l’albero di Natale un vero e proprio cetriolo. Il bambino che per primo riuscirà a trovarlo potrà avere un regalo extra. Il motivo di questa tradizione sembra essere un’altra leggenda di Natale secondo cui Babbo Natale, in sosta in una osteria, salvò dalla morte due ragazzi chiusi dentro un barattolo di cetrioli proprio dal malvagio proprietario del luogo. Ben fatto, Santa! - Austria e il Krampus
Se i bambini buoni di tutto il mondo possono godere del pieno appoggio di Babbo Natale, quelli cattivi che vivono in Austria devono stare molto attenti al Krampus. Questo demone, assistente di Santa Claus in persona, vaga per le città alla ricerca proprio di loro. Quando li trova, li rapisce, chiudendoli dentro sacchi di patate e li porta in una località segreta per mangiarseli fino all’ultimo boccone. Forse è meglio ricevere il carbone…
- L’Islanda e il Jólakötturinn
Se decidete di passare il Natale in Islanda fatevi regalare assolutamente un qualsiasi, anche piccolo o insignificante capo d’abbigliamento da indossare la mattina di Natale. In caso contrario prestate molta attenzione perché potrete diventare preda del terribile Jólakötturinn, anche conosciuto con il nome di Gatto di Yule (in ricordo dell’antica festa pagana sostituita proprio dal Natale). Questo felino, infatti, si aggira sin dal Medioevo, alla ricerca di chi non sia stato capace di rimediare almeno un abito nuovo, non importa se regalato o se fatto a mano. Il destino di questi sventurati? A voi immaginarlo… - Il Messico e le sculture di ravanelli
La notte del 23 dicembre nella regione messicana di Oaxaca cade la tradizionale Noche de Rabanos: un festival dove gli artigiani locali si sfidano nella realizzazione di elaborate sculture, intagliando il locale ravanello gigante. I temi sono i più vari, dalla Natività a temi più profani. L’importante è riuscire a superare gli altri partecipanti in gara, aggiudicandosi così il premio in palio. - Il Venezuela e i roller blade
La prima parte delle grandi abbuffate è finita, quindi per unire l’utile al dilettevole, perché non andare alla messa di Natale indossando i pattini a rotelle? E’ quello che devono aver pensato
in passato gli abitanti di Caracas, dove vige proprio questa tradizione. E allora è interessante sapere che le strade della capitale venezuelana vengono, nei giorni precedenti, risistemate e tirate a lucido per consentire proprio a tutti gli abitanti di recarsi a messa in sicurezza indossando i loro roller blades. - Il Giappone e il rosso
Se avete amici giapponesi attenzione a non utilizzare il colore rosso per biglietti, cartoline e regali! Nel paese del Sol Levante, dove il Natale è festeggiato solo da una piccola minoranza della popolazione, questa tinta è legata alla morte e al lutto, tipo il nero per noi. Per questo motivo è bene scegliere altri toni, magari tipo il blu, l’argento o l’oro, piuttosto che il rosso. - Il Sudafrica e i bruchi
Quando si parla di tradizioni legate al Natale non si possono escludere quelle legate alla tavola e ai piatti tipici delle Feste. Per questo motivo ci dobbiamo trasferire in Sudafrica, dove tra le preparazioni più gettonate per il pranzo di Natale possiamo trovare i bruchi. Sì, proprio i colorati bruchi che poi daranno origine alle farfalle! I Sudafricani li adorano talmente tanto che i negozi e i mercati si riempiono di questi insetti nei giorni precedenti il Natale. Sarete talmente coraggiosi da assaggiarli?
Ecco allora che il nostro breve viaggio tra le tradizioni più particolari delle Feste intorno al mondo è finito, anche se ci sarebbe ancora molto da raccontare. Ogni popolo, ogni famiglia, ogni persona vive il Natale in maniera diversa. La vostra qual è…?
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